Paul Pogba ha solo 22 anni ed è già uno dei più forti giocatori del mondo. Leggendo quanto dichiarato a La Stampa, si capisce perché: le sue affermazioni sono un concentrato di umiltà, voglia di migliorare e determinazione. “Ho una app sul telefono e rivedo tutte le mie giocate… Mi arrabbio sempre. Sono un perfezionista… Ogni volta mi dico ‘Ma non posso sbagliare queste cose’. Se non sei così, non raggiungerai mai la perfezione”.
Il campione francese dice le cose più interessanti a proposito di come migliorare costantemente il proprio livello di gioco: “Osservo sempre quelli che giocano nel mio ruolo: Yaya Touré, Iniesta, Vidal, per vedere dove posso ancora migliorare. Guardo anche gli attaccanti e mi chiedo: ‘Ma come fanno a fare cosi tanti gol?’. Cerco di prendere qualcosa anche da loro… Dybala è il mio fenomeno: sto cercando di imparare da lui a calciare con il sinistro… Io non sono nessuno e non ho ancora fatto niente”. Capito Pogba? Alla faccia di tutti quelli che credono che basti il talento. Lavoro duro, spirito di emulazione, non accontentarsi mai, modellarsi sull’eccellenza osservando in campo e su Internet e ovunque sia possibile chi è più bravo di noi. Lo fa Pogba, puoi farlo anche tu. Vuoi migliorare nel gioco aereo? Osserva e studia il tuo compagno di squadra che eccelle in quel colpo. E quando sei a casa, incollati al video per guardare come staccano e impattano i più grandi colpitori di testa: da Cristiano Ronaldo a Godin, da Toni a Thiago Silva. E non limitarti al presente. Magari, curiosando in rete, scoprirai delle analogie tra il tuo modo di saltare e quello di campioni del passato come Zamorano, Santillana, Graziani, Bettega, Pruzzo, Crespo, Trezeguet o Bierhoff. Studiare da campione è un lavoro a tempo pieno.